La poesia ci salverà

Ieri sera l’amico Vittorio mi ha scritto: “la poesia ci salverà”. Ha smosso in me qualcosa, ha acceso una luce su qualcosa che avevo sotto gli occhi, ma che non riuscivo a vedere.
La mente si è messa in moto e con essa riflessioni ed emozioni. Già, c’è urgenza di condividere, c’è urgenza di reciprocità.
Reciprocità. Parola che mi risuona da tempo e che ha acquisito la valenza di un simbolo, evocando l’archetipo del V.I.T.R.I.O.L. (Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem). Andare dentro, in profondità, per comprendere, per conoscere, per andare oltre.

È giunto il momento di raggiungere l’interno per trovare ciò che siamo e con esso le forze necessarie per manifestarlo. La verità non giunge dall’esterno, ma dal processo alchemico del nostro Athanor che ribolle dentro di noi, nel quale trasmutare gli elementi e le sollecitazioni che turbinano intorno a noi, per sublimarle in una visione da sostenere con l’azione.

Il mio Athanor è in ebollizione da tempo e attendeva quest’ultimo ingrediente per manifestare la sua funzione: sublimare l’Essere per renderlo pieno, autonomo, completo nella conseguenza coerente dell’agire.
Agire come sono in grado di fare, agire con la consapevolezza degli strumenti che conosco e che so usare: le parole. Perché le parole creano, plasmano, realizzano. Ma affinché ciò avvenga devono essere ascoltate, assaporate, annusate, guardate, toccate e sentite. E allora si attiveranno come si attivano i simboli, per generare consapevolezza, per generare un cambiamento di stato, per generare ciò che è necessario alla realizzazione della nostra pienezza.

Questo periodo di confusione crescente, di azioni contrastanti, di eventi incomprensibili costituisce l’opportunità unica di creare uno spazio per costruire la nostra versione della realtà, lontano dalle manipolazioni e dalle strumentalizzazioni. L’opportunità unica di fare emergere ciò che siamo nel profondo. L’opportunità unica di sublimare la nostra Essenza.
È giunto il momento di porre e di porsi domande, di dubitare, di dissentire, di mettere in discussione le verità sociali, per liberare l’autonomia di pensiero a cui abbiamo diritto, per trasmutare il subire in scegliere.

Perché avvengono certe cose? Quale ne sono il senso e la funzione? Chi definisce la giustezza degli avvenimenti, quale autorità ha per normarli e da dove proviene questa autorità? Come ci fa sentire tutto questo?
La convinzione di non poter fare nulla ed il timore di esporsi, mette a tacere l’opportunità di esprimere il proprio pensiero, di condividere la propria prospettiva, di distaccarsi dal pensiero omogeneo, di orientarsi diversamente dalla massa. Ma se non si è soli ad esprimere il proprio pensiero e se la libertà personale di esprimersi diventa condivisione, allora il timore di esporsi diventa collegialità, spalla a spalla nel diritto di essere fuori dal coro in una danza di reciprocità.

E la poesia offre questa possibilità, perché racconta il profondo, perché usa parole cercate e scelte che ci trovano e ci scelgono, perché realizza una comunicazione non convenzionale oltre gli schemi, che veicola un messaggio non manipolabile.
E allora oggi mi espongo, scrivendo queste righe e proponendoti la poesia che segue tratta da Chiudo gli occhi e osservo il mondo, esortandoti a scrivere la tua poesia, per raccontare ciò che Senti, per inviare il tuo messaggio, per contribuire al coro di voci che hanno il diritto di essere ascoltate.
Una poesia spontanea che racconti di te e del messaggio che da te vuole emergere, non un esercizio di stile, ma un atto di libertà autentica.
La poesia è per tutti, la poesia è di tutti, non è per l’élite e non è dell’élite, ma una dichiarazione d’indipendenza del pensiero e delle emozioni che è facoltà di tutti e di ciascuno.

La poesia è oltre i canoni ed è questa la sua forza dirompente insieme ad un’autenticità non giudicabile, che genera un’interruzione benefica e creativa nel processo dell’evoluzione.

Le parole creano e le poesie sono uno scrigno di parole preziose.

Fuori dai giochi

Cerchiamo la vittoria
fuggiamo la sconfitta
senza aver scelto di giocare

Oltre l’esito esiste la Libertà
la libertà di smettere di giocare
ed iniziare a dare forma ai Sogni

4 thoughts on “La poesia ci salverà

  1. E’ proprio vero che spolverare un granello di polvere in un emisfero dell’orbe terraqueo genera un cataclisma in quello diametralmente opposto. Chi l’avrebbe mai potuto sospettare, assorto nella quotidiana routine meditativa … e spolverando “lì fuori” metto in ordine “qui dentro” tramite fili indistinguibili di una potente metafora.

    Straordinario Fabrizio …
    Con immensa gratitudine e riconoscenza
    vb
    And since we are only here for a while
    We might as well show some style
    Give us a Smile …

    Secret of Life
    James Taylor

  2. Silenzio,
    un battito, un suono,
    più suoni.
    Colori e armonie
    danzano, vibrano,
    consolano. rassicurano.
    Silenzio,
    non è solitudine,
    fecondo il mio Essere.

    Con umiltà e affetto

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