Non esiste l’ultima nota

La malinconia mi si è seduta accanto oggi
un senso di vuoto senza nome buca il silenzio
non capisco e non mi spiego questo smarrimento
mentre gli occhi si appannano ed il respiro si taglia
come un’incisione profonda, come uno strappo violento

Eppure il distacco diventa vicinanza
nel Sentire dentro il silenzio una presenza
che oggi ti fa Essere tutto intorno e dentro
come se questo giorno che hai scelto per il tuo Viaggio
fosse l’inizio di una pioggia che tutto pervade
per moltiplicarsi in mille gocce e ciascuno toccare

Grazie Maestro.
Sei nella Tua Musica e nei Tuoi Silenzi.
Non te ne andrai mai. Sei partito per restare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.