Uno qualunque

Non sono un appassionato di passeggiate anche se mi piace camminare. Non sono uno sportivo anche se so stare al gioco. Non sono attratto dall’attività fisica anche se sono un uomo in movimento. Talvolta mi faccio cullare dalla pigrizia e benchè abbia socialmente un’accezione negativa, ritengo possa avere una funzione benefica se consumata con moderazione.

Ammiro chi assecondi una passione facendola confluire in uno stile di vita. Fatico a comprendere chi assecondi uno stile di vita, facendolo confluire in una passione. Uno stile di vita è un involucro vuoto che riempiamo giorno dopo giorno con ciò che siamo, mentre la passione non è fatta per contenere uno stile di vita, ma per realizzarlo.

E benché questa riflessione di uno qualunque possa celare una velata giustificazione ad una genetica e confortevole flemma, ho splendidi ricordi di ogni singolo sentiero percorso da solo o in compagnia. Momenti di gioia e di fatica, di scoperta e di contemplazione, di pace e di sfida. Completati da un conviviale pasto ristoratore al riparo di un rifugio.

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Sul filo dei ricordi

Ci sono oggetti che raccontano storie e che portano con sé ricordi. E benché non sia attaccato alle cose, sono legato a ciò che alcune rappresentano, perché custodiscono tracce di un cammino percorso e con esse frammenti di anime. Punti di congiunzione con chi siamo stati e con chi saremo nel nostro presente, fili sottili ed invisibili che passo dopo passo tracciano il nostro profilo.

E questo manufatto rappresenta l’Ascolto ed il Riconoscimento che mi è stato concesso nell’occasione di un nobile incrocio. Questo dono dalla duplice funzione, cela in esso l’auspicio all’equilibrio, il valore di un legame profondo e l’essenzialità di avere cura di se stessi e di coloro che confidano nel nostro sostegno.

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Un giorno nuovo

Oggi non è soltanto un nuovo giorno, ma è anche un giorno nuovo. Nuovi respiri, nuove energie. Impulso a raccontarmi e dialogare sempre di più.

Se è vero che Amo scrivere perché mi fa stare bene e perché la scrittura è il mio rifugio ed un’opportunità per conoscermi meglio, è anche vero che Amo scrivere per condividere il mio pensiero ed entrare in contatto con chi ha un Sentire affine al mio.

Desidero raccontare le mie riflessioni e la mia ricerca personale. E per mezzo della narrazione di me stesso ho l’ambizione di stimolare chi mi legge a porsi domande e cercare le proprie risposte.

E più di ogni cosa aspiro a creare opportunità per conversare, conoscere, ascoltare. Ogni giorno di più, affinché ogni giorno sia un giorno nuovo.

Makarska 2011 - Fabrizio

Makarska 2011 – Fabrizio

Il poeta

Interprete dell’anima
Narratore del Sentire
Viaggiatore dell’inconscio

Funambolo dei pensieri
Esploratore di luoghi remoti
Sovvertitore di convenzioni

Spirito di fanciullo
Sguardo di donna
Respiro di uomo

Nel mondo ma lontano da esso
Erede di antichi ricordi
Cospiratore della libertà

Tratto da Il sentiero dell’Anima – Emozioni

La droga sociale

Avviene spesso che fin da piccoli ci spingano a raggiungere obiettivi predefiniti, al posto di guidarci a conoscere e valorizzare le personali predisposizioni. E via via, crescendo, questo binario si arricchisce di bisogni preconfezionati che alzano le barriere intorno, rendendone apparentemente più sicuro il percorso, dal quale in realtà diventa sempre più difficile allontanarsi.

Continuamente sottoposti alla pressione di dover essere all’altezza di aspettative e convenzioni esterne, si rimane sempre più vincolati ad un meccanismo di controllo incontrollabile, arrivando a rinunciare al benessere per essere bene accetti.

Siamo drogati di un sistema al quale siamo stati introdotti gratuitamente e con il quale abbiamo contratto debiti che ci hanno resi assuefatti e dipendenti. Ma per quanto difficile possa essere liberarsi da una dipendenza, è comunque una strada percorribile, magari con un considerevole impiego di tempo e di energia, magari non completamente, magari non esattamente come vorremmo. Ma è percorribile. Ammesso che la si voglia percorrere.

Ed io la voglio percorrere, perchè c’è qualcosa che non mi torna, qualcosa di innaturale nello spendere tempo ed energie per un artefatto che non mi appartiene. E allora inizio piano a scardinare il meccanismo, ridefinendo le priorità, riappropriandomi di ciò che è mio e di ciò che per me è importante.

Riparto da me stesso, dando voce ai ricordi di bambino, quando i sogni avevano una voce e raccontavano di mondi da esplorare, di emozioni da sperimentare e di avventure da cui lasciarsi trasportare.