La mia vita

Utopica la scelta umana perfetta che possa tenere conto ed includere tutte le esigenze e tutte le aspettative. Vi sono molteplici prospettive rispettabili nell’approccio ad un tema che coinvolge la natura umana, ma vi sono anche prospettive strumentali che ne degradano il valore.

La regolamentazione è necessaria all’umanità dell’essere per proporre un punto d’incontro difficilmente raggiungibile in maniera naturale e benché imperfetta è un mezzo per innescare un processo di sensibilizzazione e di dialogo.

Quale che sia la prospettiva, anche quella più strumentale in un senso o nell’altro, ciò che conta è l’effetto che ne scaturisce, ovvero sostenere chi cerca risposte alle proprie domande e sollecitare chi quelle domande non se le pone ancora.

Rifletto sulla mia vita e mi domando cosa potrò lasciare in eredità a chi ha camminato insieme a me, ma mi domando anche come lenire il dolore della separazione del quale purtroppo non potrò farmi carico.

E allora penso che partire per il viaggio, lasciando come ricordo un viandante che si è messo in cammino con la dignità a cui ciascuno ha diritto, senza aggrapparsi dolorosamente a chi rimane e senza essere trattenuto, mi conforta e mi offre la prospettiva di poter vivere la mia vita rispettando me stesso e chi mi circonda.

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