Il dono nel dono

Fin da bambino ho molto amato fare regali, con una preferenza rispetto a riceverli. Perchè la bellezza di offrire un dono è pensare al destinatario, immaginare l’effetto che possa suscitare ed in particolare il gusto saporito dell’attesa.

L’attesa del momento in cui verrà ricevuto, le emozioni dell’attesa e l’attesa delle emozioni, l’evoluzione dell’energia che colma questo lasso di tempo, rendendola magica ed essa stessa un dono.
Ho sempre percepito la preparazione e l’aspettativa di un gesto di offerta come un dono nel dono, la parte che rimane a noi, il regalo per noi, il percorso che conduce all’istante di condividere pensieri ed emozioni tradotte in azione.
Quando il dono raggiunge la propria destinazione, l’attesa è compiuta ed il viaggio concluso ed il nostro dono inizierà un nuovo percorso nelle mani e nei pensieri di chi lo ha ricevuto. E saremo pronti per la prossima avventura, custodendo un nuovo dono in noi.

La promessa

La Promessa
Passo dopo passo
verrò a cercarti

Milioni di strade
mari sconfinati
cieli infiniti

Incrocerò sguardi
stringerò mani
intreccerò emozioni

Viaggerò e mi riposerò
ascolterò la vita
ed i suoi messaggi

Imparerò ad attendere
imparerò a correre
Saprò lasciare andare
saprò tenere

Passo dopo passo
verrò a cercarti
e ti ritroverò

Ti ritroverò
nei ricordi e nei respiri
nelle lacrime e nei sorrisi
negli abbracci e nelle lotte

Ti ritroverò Anima Antica
che riposi nel mio cuore
ed ascolterò il tuo Racconto

(Tratto da Il sentiero dell’Anima – Emozioni)

20171127

Indossiamo i guanti ed avviamoci

Vi è la tendenza a concentrare il dissenso, l’avversione e la disapprovazione nei confronti dei cattivi che fanno cose cattive. Dedicare tutte le energie a condannare e talvolta combattere i cattivi che fanno cose cattive. Identificare i cattivi che fanno cose cattive come l’origine di tutti i mali e la soluzione a tutti i mali la loro estinzione.

Ma i cattivi che fanno cose cattive poggiano i passi sul cammino confortevole predisposto da buoni che fanno cose buone che lo hanno ricoperto di egoismo, ignavia, opportunismo, arroganza, presunzione, frustrazione e inadeguatezza.

E a me non piace vedere come abbiamo sporcato, ricoperto e trasformato questo sentiero meraviglioso. Percorsi bellissimi fatti di salite e discese, curve strette e strapiombi da togliere il fiato, anfratti e rocce, sono diventati un’unica, rettilinea, piatta, enorme e inutile strada dove è agevole il passaggio per enormi macchine distruttrici.

Che ci sia un accumulo impressionante di immondizia su questo sentiero è innegabile, come è altrettanto innegabile è che molti di noi siano spesso usati come luogo dove scaricare rifiuti più o meno tossici, ma è anche indubbio che sono tanti quelli che non sopportano più l’olezzo persistente che li avvolge.

E allora indossiamo i guanti ed avviamoci. Ripuliamo e ripuliamoci, rimuoviamo un piccolo pezzetto alla volta, ognuno secondo le proprie possibilità. E giorno dopo giorno l’aria sarà più respirabile e passo dopo passo il sentiero sarà nuovamente praticabile e pezzo dopo pezzo tornerà inaccessibile ai cattivi che fanno cose cattive.

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